sabato 20 giugno 2015

Lunghe passeggiate e... grandi abbuffate

   L'estate è finalmente arrivata! Per celebrarla come si deve, vi proponiamo due interessanti eventi, dedicati agli amanti dell'aria aperta e della buona tavola.
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   Domenica 21 giugno, l'incantevole Forte Sofia offrirà la cornice perfetta per Bio - La festa dell'estate. Protagonisti assoluti saranno l'agricoltura rispettosa dell'ambiente e il cibo biologico. Verona intende così celebrare i cibi privi di additivi chimici che tutelano la natura e proteggono la nostra salute.

mercoledì 3 giugno 2015

Antichi sapori: la pasta e fasoi

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   Una zuppa dal sapore squisito nata dall’incontro del grano duro con il fagiolo: la pasta e fasoi, ecco uno dei piatti più tipici d’Italia che, con le sue molte varianti, è presente in quasi tutte le regioni. Le  origini della ricetta affondano nel 500’, quando alla straordinaria qualità del grano duro italiano, già presente sin dal I secolo a.C, si poté accostare il fagiolo importato dall’America da Cristoforo Colombo.

   Prima di tale scoperta, si narra che già il poeta latino Orazio raccontasse che amava tornare al borgo natio a Venosa per mangiare la zuppa “lucana" di ceci e porri. Era un piatto semplice, non troppo dissimile dalla nostra pasta e ceci. 

lunedì 18 maggio 2015

Il formaggio Monte Veronese

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    Tra i prodotti caseari, sulle tavole dei veronesi spicca il Monte Veronese DOP, formaggio tipico della zona a nord della provincia di Verona. Quest’area comprende la Lessinia, il monte Baldo e la fascia collinare prealpina veronese, territori con un'antica tradizione nella produzione di latte e formaggio. 

   Le origini del nome Monte Veronese, risalenti ai primi anni del XVIII secolo, sono piuttosto curiose. Prima dell'avvento del frigorifero, il latte poteva subire un'acidificazione precoce e si preferiva quindi utilizzarlo per ricavarne soltanto formaggio che, prodotto da un latte molto magro, era detto tristo.

martedì 28 aprile 2015

Nodi di promesse

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   Non si può parlare di cucina veronese tralasciando i famosi tortellini di Valeggio sul Mincio. Altresì chiamati nodi d'amore, sono legati a una leggenda che non ha nulla da invidiare alla struggente storia di Giulietta e Romeo.

   Tutto ha inizio sulle rive del Mincio verso la fine del Trecento. Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano, si è accampato qui con le sue truppe. Sopraggiunta la notte, le ninfe che popolano il fiume lasciano le acque per danzare sulla terra, tramutate in orride streghe.