Un pizzico di storia

Arena di Verona 
Sorta in epoca preistorica su una collina a ridosso di un’ansa del fiume Adige e nelle vicinanze del Lago di Garda, Verona vanta un glorioso passato romano che la vede divenire, grazie alla favorevole posizione geografica, principale punto strategico al centro di un'importante rete di vie consolari, prima tra tutte la via Postumia.

Nei secoli dell'Alto Medioevo, Verona mantiene la sua importanza strategica divenendo protagonista di alcuni regni romano-barbarici: con Teodorico re dei Goti prima e con Alboino e i Longobardi poi.

All'indomani del I millennio, Verona assiste alla nascita di una nuova classe sociale rappresentata dalla borghesia artigianale e commerciale che progressivamente partecipa alla vita pubblica. E’ l’epoca dei Comuni. Con Federico I, in Italia detto Barbarossa, la città conosce un periodo di instabilità dovuto alle lotte interne tra comuni, papato e  potere imperiale del Barbarossa. Da queste rivalità emergerà la figura del tiranno ghibellino Ezzelino da Romano, detto il Monaco, che instaurerà un lungo governo, consolidando gli equilibri con l’impero di Federico II.

Stemma famiglia della Scala 
Dalla fine del periodo ezzeliniano nel 1259 emerge a Verona una famiglia che prende il potere: i della Scala. Con i della Scala o famiglia scaligera si compie definitivamente il passaggio da Verona comunale a Signoria: quella degli Scaligeri durerà dalla fine del '200 alla fine del '300, periodo in cui Verona diventa capitale di un vasto territorio. 

Balcone di Giulietta
Ed è in questo contesto ad essere ambientata la tragedia shakespeariana dei giovani amanti: secondo le fonti storiche la vicenda di Giulietta e Romeo si svolse nel 1303, proprio quando Verona era governata dalla Signoria degli Scaligeri.  Con la fine della Signoria Scaligera la città passa ai Visconti di Milano prima ed in seguito ai Carraresi di Padova, per finire inglobata nei possedimenti della Repubblica di Venezia a partire dal 1405. 
In epoca rinascimentale la Verona Veneziana vivrà un periodo di relativa pace e, fatta eccezione per la guerra della lega di Cambrai, di prosperità in cui inizia a contraddistinguersi per lo slancio in campo artistico.

Il 1796 segna l'arrivo di Napoleone in Italia e la fine della Repubblica Veneta: Verona viene spartita tra francesi e Asburgo. Dopo la definitiva caduta di Napoleone nel 1815 e il Congresso di Vienna, tutto il Lombardo-Veneto passa sotto il dominio austroungarico. L’epoca della Verona austriaca vede la città divenire centro militare e strategico dei possedimenti austriaci, trasformandosi in un'immensa fortezza e sistema difensivo che copre l'intero territorio. 

Raffaele Pontremoli,  Battaglia di San Martino (particolare) 
Nel 1861 viene proclamata l’Unità d’Italia. Verona e tutto il Veneto, ancora saldamente sotto il dominio austriaco, dovranno attendere l’annessione ufficiale solo nel 1866,  dopo una serie di sanguinose battaglie.
All'indomani dell'unificazione, nonostante a Verona si abbatta una pesante crisi, con la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento,la città viene ammodernata, dotata di infrastrutture e riportata al suo aspetto medievale da una serie di restauri.

Economicamente molto attiva, la città è oggi meta turistica di rilievo per la sua storia millenaria in cui il passato romano convive a fianco della Verona Scaligera che, per molti versi, ne riprende i motivi architettonici e artistici.

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