![]() |
fonte immagine |
Prima di tale scoperta, si narra che già il poeta latino Orazio raccontasse che amava tornare al borgo natio a Venosa per mangiare la zuppa “lucana" di ceci e porri. Era un piatto semplice, non troppo dissimile dalla nostra pasta e ceci.
A diffondere il fagiolo americano in tutta la penisola fu, in epoca rinascimentale, Papa Clemente VII che affidò a un sacerdote del bellunese l'incarico della coltivazione, di qui le fortissime radici venete di questo piatto. Il successo del legume fu enorme e si diceva che trai gioielli di Caterina de’ Medici vi fossero compresi alcuni sacchi di fagioli. Ma a cosa si deve la popolarità di questa straordinaria ricetta? Al fatto che il fagiolo sia sempre stato un legume molto economico, ecco perché anticamente divenne piatto tipico della quotidianità.
![]() |
Annibale Carracci, Il mangiatore di fagioli, 1584 |
"Nella terra dove si fa largo uso di vino è opportuno ingerire cibi forti che tengano il vino attutendone l'ardore. A tale scopo risponde egregiamente la pasta e fagioli, piatto robusto e massiccio, quasi muscoloso, ruvidamente plebeo escogitato dalla fantasia dei poveri, sempre insuperabile nell'arte di mangiar bene". Verona a Tavola, 1995Per gli amanti dei sapori decisi ecco a voi la ricetta originale della tradizione veronese.
Come prendere degli elementi semplici, quasi poveri, metterli insieme e trasformarli in qualcosa di completamente nuovo e incredibile!
RispondiEliminaProveremo sicuramente la ricetta:)
A volte la semplicità è la soluzione migliore... ve la consigliamo!
RispondiElimina